L’essenza di un’isola

Giorni elbani, giorni felici, in una casa vista mare dove il risveglio è arrivato ben oltre l’ora legale, a mezzodì, con il suo carico di smorfie e caffè e qualche frolla ad addolcire il mattino, mentre il cielo inzuppava le sue promesse nell’intenso azzurro di un’isola popolata da nativi (pochi) e mufloni (molti di più, almeno nell’immaginario, nda.).

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Mojito_Summer is in the air

Elba, terra selvaggia ma con grazia e femminilità, a dispetto delle roccaforti e di quei villaggi costruiti in altura per vedere prima e prepararsi meglio.

I borghi costieri ne sono figli ed insieme eredità, a testimonianza di come cambiano i tempi quando a cambiare è anche l’animo umano. In bene o in male, questo non sono sicura di poterlo sapere. In fondo il basso ha una sua altezza, chiamata all’occorrenza profondità o inferno, e verso l’alto si può anche precipitare…

Cotone

Penso al sole e al suo lento scivolare dietro l’orizzonte, che non è una caduta libera, piuttosto un indugio misurato nell’attesa.

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Che, a pensarci bene, il tramonto, lungi dall’essere preludio della fine, è più spesso ristoro e molo di partenza.

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